La Mastoplastica riduttiva è un intervento di riduzione del seno. Un volume eccessivo del seno (ipertrofia o gigantomastia) non costituisce solo un problema estetico, ma molto spesso comporta per la donna disagi psicologici e fastidiosi disturbi (vizi di postura, dolori alla schiena ed alle articolazioni, scoliosi). Per un rapido recupero estetico, psicologico e funzionale si ricorre alla Mastoplastica riduttiva.
La condizione di ipertrofia, specie se di grado elevato, può determinare disturbi, non solo di carattere estetico, ma anche funzionale: tensione dolorosa alla cute, lordosi e scoliosi, intertrigini ed eczemi. Esistono ipertrofie mammarie pure, cioè dovute all’aumento della ghiandola e quindi più frequenti nelle adolescenti, ipertrofie miste in cui la componente ghiandolare è infiltrata abbondantemente da tessuto adiposo, e quindi tipiche nelle donne dopo il parto, oppure ipertrofie esclusivamente adipose, cioè associate ad obesità, oppure a soprappeso. Le moderne tecniche operatorie prevedono l’asportazione del tessuto in eccesso, fino ad ottenere la giusta dimensione. Il tessuto residuo, infine, viene rimodellato.
Cos’è la mastoplastica riduttiva?
Ridurre le dimensioni del seno e migliorarne l’aspetto.
Quando ricorrere alla mastoplastica riduttiva?
Seno eccessivamento voluminoso e/o cadente.
Anestesia?
L’intervento di mastoplastica riduttiva viene eseguito in anestesia generale.